Caffe' Florian

Si trova sotto i portici delle Procuratie Nuove in Piazza San Marco ed è quasi un simbolo di Venezia. E’ meta di veneziani, italiani e stranieri che ne apprezzano l’ambiente e il servizio impeccabile. Spesso, accanto all’affezionata clientela internazionale, può capitare di incontrare personalità del mondo della cultura, dello spettacolo e del cinema.

Pur restando legato alla tradizione, il locale organizza manifestazioni culturali di alto livello e di grande attualità, in particolare nel settore dell’arte contemporanea.

Nel 2006 arriva a Firenze il nuovo Caffè Florian in via del Parione in pieno centro storico, a due passi da Palazzo Vecchio e Ponte Vecchio. E’ un piccolo gioiello che ripropone l’elegante atmosfera che ha reso celebre nel mondo il veneziano Florian.

Un po’ di storia…
Venne inaugurato nel 1720 da Floriano Francescani con il nome di “Alla Venezia Trionfante” ma subito cominciò ad essere chiamato Florian dai suoi prestigiosi ospiti. Trecento anni di storia sono passati attraverso le sue sale e davanti le sue vetrine: dalla caduta della Repubblica Serenissima alle cospirazioni di chi voleva sovvertire il regime francese e poi austriaco, dall’Unità d’Italia alle Guerre mondiali. I nobiluomini e uomini politici veneziani, come Daniele Manin e Silvio Pellico, si sedevano per discutere d’affari di stato, uomini di lettere ed artisti, come Carlo Goldoni, cercavano l’ispirazione, dongiovanni impenitenti, come Giacomo Casanova, intrattenevano le signore (il Florian è stato il primo locale in cui fosse concessa l’entrata anche alle donne). Era il luogo adatto per i pettegolezzi e le chiacchiere frivole, tanto che Gaspare Gozzi decise che fosse uno dei pochi posti dove fosse possibile comprare la sua Gazzetta Veneta.

Nel corso dell’800 Lord Byron, Foscolo, Goethe, Marcel Proust, Gabriele D’Annunzio, Rousseau, Stravinsky, Modigliani si sedettero ai suoi tavoli. Riccardo Selvatico e i suoi amici decisero proprio al Caffè Florian di organizzare un’esposizione d’arte biennale: l’Esposizione Internazionale d’Arte Contemporanea o Biennale di Venezia, per l’appunto, che venne poi inaugurata nel 1895.

Barbara Lavalle

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