A Napoli, in passato, c’era una bellissima abitudine: il caffè sospeso. Chi andava al bar per un caffè ne pagava due e alla cassa diceva: «Uno sospeso!». Il ”sospeso” era per chi non aveva soldi. Così, prima di sera, qualcuno, meno fortunato nella vita, passava e chiedeva: «C’è un sospeso per me?».
Un’usanza tutta partenopea che sarebbe profondamente sbagliato confondere con un’elemosina. Superfluo sapere a chi si offre.
Di recente, sembra che l’usanza, a Napoli, voglia riproporsi ed è stata accolta anche da altre città italiane.