La caffeina non tiene svegli ma ostacola i processi del sonno. La differenza è sottile ma definisce meglio il ruolo di questa sostanza psicoattiva.
Una recente teoria sostiene infatti che la caffeina blocca l’effetto di una delle sostanze attive nel complesso della chimica fisiologica del sonno: l’adenosina. L’adenosina è una molecola neuromodulatrice che agisce nel cervello e in altre parti del corpo riducendo il ritmo delle scariche nervose e rallentando la liberazione di altri neurotrasmettitori. In questo modo l’adenosina induce il sonno. La caffeina ostacolerebbe proprio il ruolo normale dell’adenosina nel procurare il rilassamento che sta alla base dell’assopimento.
La caffeina non è quindi direttamente responsabile dello stato di maggiore veglia anche se questa è la sensazione che comunemente si prova. Quando la caffeina occupa i recettori dell’adenosina è possibile sperimentare un’eccitazione da caffeina determinata dall’accelerazione del ritmo cardiaco e dalla contrazione più facile di alcuni muscoli.
L’effetto della caffeina potrebbe tuttavia essere mitigato dalla presenza dello zucchero in una bevanda troppo dolcificata. Uno studio condotto al Centro di ricerca sul sonno dell’Università di Loughborough in Gran Bretagna ha infatti evidenziato che con una bevanda troppo zuccherata l’effetto della caffeina diviene trascurabile.
Per approfondire:
Penny Le Couteur – Jay Burreson, I Bottoni di Napoleone. Come 17 molecole hanno cambiato la storia, Longanesi, 2006
Sleep Research Centre, Loughborough University [link]
si ma senza la caffeina non viene bloccato il funzionamento della adenosina