L’8 marzo del 1618 Giovanni Keplero scopre la terza legge del moto dei pianeti. Nel 1911, in Russia, scoppia la rivoluzione; 33 anni dopo, sempre lo stesso giorno, l’Unione Sovietica potrà dichiarare al mondo di essere in possesso della bomba atomica. Nel 1965 i marines sbarcano nel Vietnam del sud e nel 1983 Reagan chiama l’Unione sovietica l’impero del male, il 2008 è il centenario della fondazione del’Inter, ma è l’8 marzo del 1911 che si festeggia per la prima volta la festa della donna, in memoria delle operaie morte nell’incendio della loro fabbrica solo tre anni prima a New York.
Ancora oggi si scambiano mimose, pensieri, auguri e sorrisi, sicuramente con un altro spirito da quello d’inizio secolo. La donna affronta un quotidiano, pieno di opportunità e di situazioni, spesso diverso da quello dell’uomo. Responsabilità, un sovraccarico di compiti e problematiche specifiche, spalmate nel quotidiano a n dimensioni, con variabili quasi infinite.
Per le difficoltà tutte femminili troviamo uno studio di una donna svedese, Emilie Friberg, dottoressa del Karolinska Institutet di Stoccolma. Un team ha intervistato e seguito per 17 anni 60.634 donne svedesi. I dati hanno riportato una riduzione, dal 10 fino al 60%, del cancro all’endometrio, legata al consumo di caffè; nelle donne obese, le più esposte a questa patologia, la riduzione del rischio raddoppia. Il caffè infatti influisce sugli zuccheri nel sangue, sulle cellule grasse e sugli estrogeni.
Questo tumore che colpisce l’epitelio dell’utero è una tra le più comuni neoplasie dell’apparato femminile in Italia, nelle statistiche europee è al quarto posto dopo il carcinoma alla mammella, al colon e al polmone. L’International Journal of Cancer (studio di Folsom e collaboratori condotto su 34.000 donne fra i 55 e i 69 anni e pubblicato nel 1993 sul n. 138 dell’America Journal of Epidemiology) e lo studio di Steve Narod (Toronto University) ci rassicura che questo tipo di prevenzione funziona anche per la prima di queste patologie: il caffè, ricco di fitoestrogeni, può ridurre i rischi di tumore al seno.
Questa mattina auguriamo una buona giornata, con un sorriso, a tutte le donne che tra pentole e tazzine, web e business, lavoro, gravidanze, bimbi, asilo, scuola e varicella, automobile, parcheggio, dismenorrea, marketing e tutte le acrobazie del quotidiano berranno la loro tazzina di caffè in tutta tranquillità.
Mi piace il concentrato di attività che Alessandra Covach elenca – sono una marea per la donna – in contrasto con la tranquillità fugace ma intensa regalata da un buon caffè mattutino. That’s that! così è! Ciao.