Cerca l’intruso.…lo vedete? Provate a cercarlo nella foto, è un gioco, se non lo trovate in mezzo ai chicchi di caffè, lunedì troverete la soluzione.
L’intervento della commissione europea tenuto da Enzo Barattini alla World Coffee Conference in Guatemala lo scorso mese, ha speso molte parole sulla qualità della vita, la promozione e la protezione dei diritti fondamentali come principali guide politiche che l’Unione Europea ha dichiarato di voler perseguire.
Il caffè è il secondo prodotto commercializzato al mondo dopo il petrolio, ma molti dei paesi che lo producono non riescono a garantire questi diritti.
Il 66% del caffè prodotto viene importato dai 27 paesi membri della UE, come affrontare dunque un settore così importante tenendo conto che il trattato dell’Unione Europea sottolinea l’importanza della sostenibilità, della protezione della qualità ambientale e del progresso sociale?
Si è voluto puntare sulla qualità, sostenere chi pratica prezzi equi, essere chiari tenendo conto delle diversità, coscienti che non esiste la soluzione unica, semplicistica, ma che è necessario trovare la combinazione giusta, soppesata per ogni specifica situazione.
Importanti finanziamenti sono stati stanziati per sostenere il mercato equo ed altre attività essenziali correlate, strumenti cooperativi ed azioni di cofinanziamento con NGOs. Due i progetti citati legati al caffè, uno in Bolivia l’altro in Guatemala per “Mujeres cafecultoras – Women in coffe”.
In tempi di crisi economica i finanziamenti sono fondamentali per i paesi poveri che soffrono maggiormente questa situazione. E’ necessario ricollocare l’uomo come valore da anteporre ad altri interessi.
L’intervento si è concluso con una citazione di Nelson Mandela:
“Vincere la povertà non è un gesto di carità.
E’ un atto di giustizia.
E’ la protezione di un fondamentale diritto umano, il diritto alla dignità e ad una vita decorosa.
Dove la povertà persiste non c’è vera libertà.”