Quando di Starbucks e dei suoi bicchieroni bianchi a logo verde non c’era neppure l’ombra, il caffè take-away circolava da tempo in tutta New York in contenitori dal design tutt’altro che minimale. Bicchieri in cartone blu, con disegni in stile antica Grecia e al centro tazzine fumanti dorate assieme all’eloquente scritta “we are happy to serve you” (ovvero, è un piacere servivi), messaggio che suona ormai tremendamente d’altri tempi.
Queste coffee cup, diventate icona pop simbolo di New York e finite in chissà quanti film e serie televisive, sono le madri di tutte le coffe cup per asporto. A idearle fu Leslie Buck, immigrato ucraino, sbarcato in America per sfuggire alle persecuzioni naziste della seconda guerra mondiale.
La storia di Leslie Buck, scomparso lunedì scorso all’età di 87 anni, incarna il mito del self-made-man americano. Giunto senza nulla, si rimbocca le maniche, lavora duro e poi grazie a un’intuizione riesce a metter su fortuna. Crea le “Anthora cup”, i bicchieri in cartone per il caffè, appunto, con un nome che rimanda, in un inglese storpiato, alla parola “anphora” ovvero “anfora”. Un tributo ai proprietari greci del locale dove guadagnò i suoi primi dollari.