In mostra Trieste Città del Caffè

Trenini-caffettiere, samovar, curiose medaglie: oggetti che raccontano l’incredibile evoluzione che ha subito il commercio del caffè da quando è entrato nei salotti europei a oggi. Uno spaccato sul passato, non solo sul mondo del caffè, ma anche sulla società di un tempo e sulle sue consuetudini. Tante storie che vengono svelate nell’ambito della mostra “Trieste Città del Caffè” che può essere visitata fino alla fine di ottobre, ovvero fino alla conclusione di TriestEspresso Expo, nel Museo Commerciale di Trieste. E allora ecco un primo giro tra le bacheche accompagnati da Gianni Pistrini, curatore della mostra.

“Non poteva esserci location più indicata di questa. Trieste, da sempre crogiolo di popoli e di nazioni, è uno degli scali più importanti per i traffici del caffè – racconta Pistrini – All’interno della mostra si possono scoprire oggetti davvero curiosi. Unici se rapportati all’universo cittadino, ma anche più in generale. Ci sono caffettiere, monografie, libri… Per esempio, un antichissimo libro del 1721 che narra il viaggio effettuato nell’Arabia Felix da un curioso personaggio che ha pensato di andare a vedere cosa accadeva in quel Paese. E poi tazzine che richiamano caffè storici non più esistenti in città. Oggetti di lavoro, come provini e aghi per cucire i sacchi… Insomma, una puntatina vale la pena farla!”

E allora, aspettando TriestEspresso Expo, proseguiremo nel racconto di alcune delle storie al caffè che “Trieste Città del Caffè” porta all’attenzione. Con l’invito a scoprirle personalmente nel museo voluto nel 2005 dal presidente dell’ente camerale. In via San Niccolò 7, secondo piano.


ph: barbara lavalle – giuliano luis – christina sponza
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