Il caffè della sposa è il nome di una miscela ottenuta da otto differenti qualità di caffè di Arabica, importate direttamente dai paesi produttori, che ha reso popolare la Torrefazione Marchi in tutto il mondo.
Moltissime sono le star passate dalla Torrefazione: da Woody Allen e sua moglie Soon Yi a Peter Weller, da Alberto Sordi a Vittorio de Sica, Cary Grant, Anita Ekberg e tanti altri ancora. Non è soltanto l’unica bottega del centro storico di Venezia con la licenza di torrefazione nel proprio locale ma anche il caffè dei veneziani che ogni giorno entrano per la pausa caffè o per le solite quattro “ciacole”. La parola d’ordine è sempre la stessa Il caffè della sposa. Una miscela inventata e brevettata negli anni ’50 da Camillo, nipote di Antonietta Marchi, fondatrice della torrefazione e che deve il suo nome a una leggenda: grazie a una tazzina di quel caffè, a basso tasso di caffeina, una delle più belle donne di Venezia trovò il coraggio di arrivare all’altare.
Oggi, come negli anni ’30 la Torrefazione Marchi sprigiona, in Rio Terà San Leonardo, nel cuore della Venezia popolare, l’aroma del caffè tra sacchi di yuta e tazzine fumanti. Una bottega riconosciuta nel 2009 locale storico che prepara l’espresso con acqua depurata che raggiunge i 95° nelle caldaie di macchine in rame per non alterarne il sapore. Il caffè scende con una pressione superiore alle nove atmosfere per rendere più deciso e corposo l’aroma.
Il caffè della sposa è un arichivio di storia del cinema di Venezia, l’erede delle Botteghe del caffè goldoniane e il locale lagunare della gente del posto.