Pare che la crisi economica in Grecia abbia mutato le abitudini al bar. Aumenta l’acquisto del caffè presso le catene di distribuzione più economiche. Non ci si siede più, ma si esce a berlo in piazza o in riva al mare.
Il caffè, per tradizione, è preparato “alla turca”, ma dal 1974, con l’nvasione di Cipro, la voce “caffè alla turca” fu cancellata da tutti i menù. Al bar si prepara l’ “ellinikos kafes” preparato con lo zucchero secondo i gusti di chi lo ordina: un “kafe sketo” (senza zucchero), un “kafe metrio” (con un cucchiaino di zucchero), un “kafe gliko” (con due cucchiaini) o “diplo” (molto zuccherato).
I Kafeinon, locali tradizionalmente maschili diffusi soprattutto nei paesi, si prestano usualmente per scambiare quattro chiacchiere, giocare a dama, a scacchi, carte o a tavlin (backgammon). Il caffè in Grecia è un rito, un gesto di ospitalità. Va gustato con calma e alla fine si beve un bicchier d’acqua. Sollevando la tazzina si dice: “ Stin iyia sas” (Στην υγεια σας, Alla vostra salute! ), si chiacchiera si intingono biscotti, si brinda ancora, al termine, con l’acqua e si ringrazia.
Forse non tutti sanno che il caffè frappé (φραπές, frapés) è un’invenzione greca. In Grecia è praticamente bevanda nazionale. E’ nato come esperimento alla Fiera Internazionale di Salonicco nel 1957. Dimitrios Vakondios, impiegato, aveva l’abitudine di bere caffè istantaneo. In una pausa del congresso decise di bere del caffè, ma non trovò acqua calda e pensò di usare lo shaker appena visto utilizzare in una dimostrazione per preparare il caffè con l’acqua fredda. Mise caffè, zucchero e acqua nello shaker, agitò e creò il primo caffè frappé della storia. Non si era reso conto di aver scoperto la bevanda analcolica più celebre della Grecia.
Nonostante le misure economiche anticrisi varate dal Governo Papandreou il solito tran-tran di turisti e lavoratori imperversa nelle strade della capitale. Traffico intenso e vita notturna invariati. I turisti che hanno scelto la Grecia come meta delle loro vacanze e all’“ellinikos kafes” preferissero quello all’ “italiana” possono tranquillamente ordinare un “espresso”.