Helmut Newton ( nato Helmut Neustädter 31 ottobre, 1920 – 23 gennaio, 2004) ha firmato 20 anni fa il primo calendario Lavazza. Il suo corpo riposa a Berlino accanto a quello di Marlene Dietrich, tornati entrambi alla città natale dopo la fuga dalla Germania nazista e anni di lavoro all’estero.
A Berlino possiamo visitare la collezione donata dall’artista alla fondazione Preußischer Kulturbesitz. E’ esposta al Museum für Fotografie vicino alla Bahnhof Zoologischer Garten.
E’ possibile anche bere un caffè o un coktail nel locale con le immagini delle sue donne algide che porta il suo nome in Charlottenstraße 57.
Nei calendari della Lavazza del 1993 e ’94 ritroviamo lo stile che ha lasciato un segno e cambiato la fotografia del fashion system.
Scatti che fermano un epoca, fanno sognare o riflettere su una visione del femminile, su sovrastrutture, rappresentazioni e immaginario, su lusso e superfluo, sulla società e il mondo della moda. Nelle sue fotografie spesso l’atmosfera è paradossale, quasi onirica, emotivamente distante. Le emozioni sembrano congelate, siamo noi poi a sciogliere e riempire, tazzine e pensieri e a bere, tra kitsch e fetisch, quell’intima sostanza dei suoi ritratti.