C’eravamo lasciati a ottobre 2011 con l’addio allo storico Caffè degli specchi di Trieste. Cosa che è stata vera, per fortuna, solo per un breve periodo, poiché la gestione del memorabile locale di piazza Unità d’Italia è stata vinta all’asta, predisposta dalle Assicurazioni Generali, titolari del marchio, per 370mila euro dalla Segafredo Zanetti.
Certo, siamo tutti felici di sapere che il caffè letterario di Joyce, Kafka e Svevo riapra i battenti, ma allo stesso tempo sorpresi di sapere che un così noto locale storico se lo sia aggiudicato un marchio bolognese quando in “casa nostra il buon caffè certo non manca”. Tutto sommato, facendo una ricerca nel passato del Caffè degli Specchi e dell’azienda Hausbrandt, gestore dal 1969, scopriamo che Zanetti era già presente. Infatti nel 1950, la storica casa di tostatura fondata a Trieste nel 1892, viene rinnovata grazie all’opera di Vigilio Zanetti che diviene nel secondo dopoguerra il principale importatore di caffè verde nel nostro Paese. Oggi invece Hausbrandt è passata nelle mani di Martino Zanetti, fratello di Massimo, il signor Segafredo Beverage Group, che possiede la catena più grande dei locali in franchinsing.
Il Caffè degli specchi, luogo simbolo della città di Trieste, riaprirà il primo marzo, giorno da cui decorre il contratto di affitto con Assicurazioni Generali e la Segafredo Zanetti spa darà in sublocazione i locali di piazza Unità d’Italia a due soggetti: il maitre chocolatieres veneto Giuseppe Faggiotto, produttore del cioccolato Peratoner e l’altro anonimo gestore avvolto dal mistero.
Non c’è che da augurare a tutti in bocca al lupo, a questo punto anche alla illy che sarà in competizione non solo col caffè ma anche con il cioccolato.