Rischio e strumenti finanziari a sostegno dei produttori

Strumenti finanziari e gestione del rischio più accessibili per i piccoli e medi produttori: attorno a questo tema si è sviluppato il Forum sul settore finanziario del caffè voluto dall’Ico (International Coffee Organization) che ha coinvolto autorevoli voci da tutto il mondo e svoltosi a Londra martedì scorso.

“Un tema estremamente importante – ha sottolineato il direttore Ico, Robeiro Oliviera Silva – perchè nonostante l’esistenza di moltissimi strumenti di gestione del rischio, i piccoli e medi produttori vi accedono con grandi difficoltà”.

Ma allora quale ruolo devono giocare associazioni di produttori, consorzi, governi? Jawaid Akhtar, segretario del Coffee Board of India, ha offerto uno spaccato indiano sul ruolo che questi vari soggetti dovrebbero ricoprire. Un caso concreto è stato presentato da Ernesto Fernández Arias, sottosegretario all’Agricoltura del Messico, citando il piano d’aiuto governativo volto a gestire il rischio e  garantire trasparenza su prezzi e produzione. E sull’importanza di un intervento istituzionale ha portato l’attenzione anche Xinia Chaves, vice ministro all’Agricoltura del Costa Rica.

Gli strumenti che i produttori brasiliani dovrebbero adottare per avviare un percorso virtuoso sono stati delineati da Edilson Alcântara, direttore del Dipartimento del Caffè al Ministero dell’Agricoltura brasiliano, e in conclusione Marc Sadler, team leader nell’Agricultural Finance and Risk Management Unit (ARMT) dell’Agriculture and Rural Development Department della World Bank, ha spiegato in che modo viene garantita assistenza nell’identificare e gestire il rischio.

Per approfondire: le presentazioni dei relatori

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