Il governo Monti sostiene l’Expo Milano 2015, un evento che metterà in luce la tradizione, la creatività e l’innovazione italiana. L’obiettivo da raggiungere è una ricaduta positiva per l’intero sistema economico in termini di ricchezza e occupazione.
Alla fine di marzo a Roma c’è stato il primo incontro del gruppo di lavoro dei cluster del caffè e del cacao. I possibili partecipanti hanno incontrato i rappresentanti di Expo 2015, i ricercatori, le aziende del settore e gli enti interessati. Per quanto riguarda il caffè, sono stati invitati a partecipare al gruppo di lavoro l’Università degli studi di Milano e, come osservatori, Brasile, Colombia e Indonesia.
Secondo Alfredo Trinidad Velasquez, ambasciatore del Guatemala, uno dei due commissari nominati per i cluster di caffè e cacao all’Expo di Milano, l’esposizione non è solo una questione commerciale ma un dibattito politico e sociale. D’accordo è anche Tom Buringuriza, commissario generale dell’Uganda, che vede in questa iniziativa la possibilità di portare la propria gente, superare i confini geografici e mettere insieme nazioni diverse grazie ai prodotti comuni. Proprio qui risiede l’innovazione, nel movimentare, riunire e rafforzare il coordinamento fra i Paesi che hanno lo stesso tema alla base.