Un caffè con il barone continua

Un caffè con il barone Revoltella” non è cosa di tutti i giorni, eppure si è potuto assaporare anche ieri, e ormai le repliche dello spettacolo che celebra la figura e le capacità imprenditoriali di Pasquale Revoltella (1795–1869) sono più di 50.

Nato a Venezia nel 1795, Revoltella,  si trasferì a Trieste con la famiglia dopo la caduta della Repubblica di Venezia (1797). Un’infanzia difficile, iniziò a lavorare giovanissimo (magazziniere a 13 anni) e divenne protagonista di una rapida scalata sociale grazie alle sue capacità imprenditoriali e in virtù del suo fiuto nel mondo della finanza. Costruì amicizie influenti e operò con lungimiranza. Fu al vertice delle Assicurazioni Generali e consigliere del Lloyd Austriaco. Riuscì a ottenere  la vice-presidenza della  “Compagnia Universale del Canale di Suez” nella quale troviamo l’amico barone von Bruck, ministro delle finanze degli Asburgo e il Lesseps, diplomatico e imprenditore francese, promotore ed esecutore dei due progetti di canali più ambiziosi del suo tempo: il canale di Panama e il canale di Suez.

Su questa impresa sarà centrata una prossima esposizione al Museo intitolata al barone che si aprirà a fine luglio. Per l’occasione “Un caffè col barone” vedrà continuare la sua storia con un nuovo spettacolo, ancora una volta interpretato da Lorenzo Acquaviva e Ivan Zerbinati su testo di Lino Marrazzo per la regia di Davide Del Degan, che debutterà il 25 luglio e punterà l’attenzione al viaggio di Pasquale Revoltella al canale. Lì dove il protagonista non poté mai assistere all’apertura dell’opera perché, dopo una lunga malattia, morì poco prima che l’apertura si concretizzasse. Lasciò in eredità alla città tutti i suoi beni e destinò la sua casa a “museo di belle arti” perché servisse a educare il gusto dei giovani e a migliorare il livello di preparazione di artisti e artigiani.

Per info sul spettacoli e mostra [link]

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