Peet’s coffe & tea è il caffè preferito dai californiani. Alfred Peet aprì il primo store nel 1966 a Berkeley nel quartiere all’angolo tra Walnut e Vine Streets, dando inizio a una rivoluzione: la sperimentazione del gusto e della qualità ancora estranei agli americani.
Dopo qualche anno divenne così noto che soprannominarono il quartiere “Gourmet Ghetto” e di molti imprenditori, tra cui Starbucks, fu il fornitore o meglio uno dei suoi dipendenti, Jerry Baldwin, si traferì a Seattle e fondò con altri due soci, l’insegnate di storia Zev Siegl e lo scrittore Gordon Bowker, nel 1971 la catena di caffè che chiamò appunto Starbucks. Poi, nel 1984, Baldwin acquistò Peet’s e nel 1987 i tre soci vendettero Starbucks a Howard Schultz, direttore marketing della stessa catena internazionale. Tra le due società fu siglato un accordo di non competizione, ormai scaduto, nel quale si diceva che Starbucks non poteva aprire negozi nella Bay Area per 15 anni.
Un’altra tappa importante per Peet’s è stata raggiunta nel 2007 con l’inaugurazione nella contea di Alemada della torrefazione artigianale che ha permesso la distribuzione di caffè fresco entro 24 ore dalla tostatura. Jamie Anderson, fondatore di Coffee Company Anderson ad Austin, in Texas, addestrato da Mr. Peet ricorda una sua frase: “La sua filosofia era, ci dovrebbe essere la più breve distanza possibile tra il torrefattore e il cliente”. Così prima di morire, nello stesso anno, all’età di 87 anni Alfred ha visto realizzare uno dei sui desideri per mano di Jerry Baldwin e i loro fedelissimi clienti , i Peetniks, possono da allora iniziare un “good day”.