Usi e preparazioni del caffè nel mondo

Il caffè è la bevanda più diffusa al mondo e viene consumato in tutte le parti del mondo. Ogni paese però ha delle diverse abitudini di consumo e diversi riti di preparazione. Il diverso metodo di consumo del caffè nei vari paesi del mondo ne definisce in qualche modo anche la cultura e lo stile.

In Italia, ad esempio, spostandosi da una regione all’altra, ci sono sostanziali differenze sia nei gusti che nelle preferenze dei consumatori.
Al sud il vero espresso italiano deve essere forte, cremoso, rotondo e deciso nel retrogusto con una prevalenza dei toni amari su quelli aromatici. Le miscele utilizzate spesso hanno infatti una buona percentuale di robusta e prediligono una tostatura prevalentemente scura.
Al nord Italia, invece, si preferiscono miscele più delicate, finemente acide, fruttate e dolci nel retrogusto con una tostatura media e alte percentuali in chicchi di Arabica.
Diversi sono anche i metodi di preparazione, ad esempio a Napoli viene fatto il caffè “alla napoletana” attraverso la percolazione dell’acqua calda sul caffè macinato.

Diversi anche i metodi di estrazione che vanno dalla famosa moka all’espresso, che rimane sempre superiore per ricchezza aromatica e per superiorità qualitativa.
Con la pressione dell’acqua a 9 bar che attraversa i 7 grammi di caffè tostato e finemente macinato otteniamo una bevanda qualitativamente superiore anche per la fitta crema color nocciola che la ricopre.
L’Italia è la patria dell’espresso, uno dei paesi in cui sono nati i primi bar, dove si consuma l’espresso, il caffè ristretto simbolo di qualità.

All’estero il caffè esprime il “made in Italy” , la tazzina di espresso però spesso assume differenti caratteristiche, come ad esempio si predilige il caffè il caffè lungo.
Diversi sono però i metodi di preparazione che vengono associati a questa bevanda.
Ad esempio in Nord Europa e in particolar modo in Francia oggi si consuma soprattutto il caffè filtro. L’attrezzatura utilizzata per realizzarlo è una sorta di brocca, con un filtro e dei sacchetti di carta o stoffa. Il risultato è un caffè lungo eccellente. Spesso si riscalda preventivamente la brocca, si sistema poi il sacchetto conico entro il filtro ponendo tutto su un altro contenitore (brocca). Poi si mette il caffè necessario, macinato medio-fine, versando poi lentamente l’acqua bollente.

Diffuso soprattutto in Norvegia è il caffè bollito. Il caffè viene macinato grossolanamente e tostato chiaro e poi viene fatto bollire in acqua per circa 10 minuti. Si versa quindi nella tazza senza filtrarlo e lo si beve dopo aver lasciato depositare i fondi.

A Vienna invece , come a Napoli o a Trieste, dove il caffè è arrivato nel 1600, è qualcosa di diverso, che scandisce lo scorrere della vita. Lo scorrere dei tempi lenti di una volta, prendere un caffé diventa l’occasione per incontrarsi, seduti all’aperto o al bancone, per dialogare sul più e del meno, per combinare l’utile al dilettevole scandendo l’umore, l’estro del momento, le preferenze. E’ insomma un rito che va al di là del tempo e dei costumi. In Germania si consuma molto il caffè filtro, si sta però affermando sempre di più la ricerca del vero aroma e delle qualità un po’ più pregiate di caffè che viene preparato con cura e attenzione.

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