Caffè in dolce attesa

Donne, abituali consumatrici di caffè, ricevono, in gravidanza, la prescrizione di non consumarne più. Ma le più dipendenti non riescono proprio a farne a meno. Con moderazione, lo si può consumare. Lo conferma una revisione critica della letteratura sull’argomento, pubblicata recentemente sul Canadian Family Physician nell’ambito del Motherisk Update.

Il caffè nella prevenzione dell’infarto

Il caffè rientra tra i fattori di prevenzione nei confronti dell’infarto. Lo conferma una metanalisi svolta da Byungsung Kym e collaboratori nel Department of Family Medicine, Kyung Hee University School of Medicine, Korea. Sono tanti i fattori che possono influenzare la salute del sistema cardiovascolare e modificare il rischio di insorgenza di infarto. Per questo le patologie cardiovascolari sono dette ad eziologia multifattoriale. Alcuni fattori come quelli genetici, la familiarità, l’età si classificano come “non modificabili”, altri, come le abitudini alimentari, lo stile di vita

Il caffè: sapore di tanto lavoro

Ogni momento è quello giusto per fermarsi a sorseggiare un buon caffè, al bar, a casa da soli e con i nostri cari; simbolo di socialità, di amicizia, di cultura, di incontro e condivisone e chi più ne ha più ne metta. Ma pochi sono i consumatori di caffè che, mentre lo assaporano e ne apprezzano l’aroma inconfondibile, il sapore forte e deciso, riflettono su quanto lavoro si nasconde dietro quella tazzina di caffè. E non stiamo parlando del lavoro del torrefattore, ultimo step nella filiera del caffè ma piuttosto della cura, dell’attenzione, delle tecniche agronomiche che i produttori di caffè crudo adottano per garantire l’elevata qualità del chicco verde all’origine.