Primo Rovis: il caffè ha segnato gran parte dei suoi 92 anni

Inizia la sua attività personale in terra triestina: riesce così a crearsi un gruzzoletto di soldi e così, nel 1951, decide di dedicarsi allo smercio del caffè torrefatto. Nel maggio di quell’anno, crea il marchio Cremcaffè (nome originato allora dalle macchine erogatrici ad idrocompressione dei locali pubblici, che creavano una crema superficiale sopra la nera bevanda).

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Quando il caffè è “troppo” umano

Prendere il caffè, la mattina, è un gesto che evoca quotidianità, abitudine, intimità. E’ proprio questo gesto al centro di uno degli episodi più famosi delle memorie dell’ufficiale italiano Emilio Lussu “Un anno sull’altipiano”, con cui denuncia l’assurdità e l’irrazionalità della Prima Guerra Mondiale. Prendere il caffè, in trincea, era un atto che riportava i soldati in una dimensione umana, come se li astraesse momentaneamente dalla disumanità e dal non senso della guerra, dal logoramento della vita in trincea, dal massacro a cui erano sottoposti. Ma ciò che evidenzia Lussu è l’universalità di questa condizione, ecco un estratto di un suo celebre passo:

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Dai primi sacchi a oggi: breve excursus caffeicolo sul Brasile

Che ruolo gioca il caffè nell’economia di uno dei paesi produttori simbolo? La città di São Paulo, non era nulla prima del caffè. Un pezzo di terra dimenticato, una provincia povera all’epoca dell’Impero del Portogallo, nulla più. Poi, arrivò il caffé e, grazie anche al lavoro degli schiavi, a metà del diciannovesimo secolo la cittá crebbe in maniera vertiginosa.
Ma, fu solo nel 1867 che la ferrovia e i treni arrivarono ad aprire gli orizzonti per tutti: persino le fabbriche di sacchi (a quel tempo di juta) incontrarono anni di gloria, grazie al chicco ¨verde¨.

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Gli antichi caffè di Sassari in mostra

I caffè, testimoni del fermento politico di un’epoca, sono al centro della mostra “Gli antichi caffè di Sassari – Moda, socialità e commercio nella Sassari dell’Ottocento tra Risorgimento e Unità d’Italia”, organizzata dall’Associazione culturale Aristeo, visitabile negli Archivi storici della città ancora per qualche giorno. Il gradimento e il notevole afflusso di pubblico alla mostra hanno fatto sì che venisse prorogata fino al 5 gennaio con l’aggiunta in itinere di alcuni pezzi espositivi, forniti dalle stesse famiglie sassaresi.

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Caffè a Venezia

L’antico libro che per primo raccontò la pianta del caffè si può ammirare alla mostra “Venezia e l’Egitto”. La pianta fù descritta nel suo aspetto e per le sue proprietà da un medico e botanico veneziano. Tra il 1580 e il 1584 Prospero Alpino risiedette in Egitto al seguito dell’allora rappresentante della Serenissima al Cairo. Al suo … Leggi tutto

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Dieci anni di museo del caffè

Un percorso iniziato dieci anni fa, che ha condotto a esposizioni e gemellaggi europei e che mira alla costituzione di un museo permanente e di un’exhibit diffusa e multisensoriale a Trieste. Tutto, neanche a dirlo, a base di caffè. E’ il progetto a cui si è dedicato e si sta dedicando Gianni Pistrini, esperto assaggiatore e giornalista.

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